sabato 28 marzo 2009

16 – Back Home (Sabato 28 Marzo)

Si torna a casa.
Conosco la vostra risposta: era ora, finita la pacchia.

Prima un caloroso ringraziamento alla mia societa' (Pallacanestro Uboldo) che mi ha permesso di fare questo viaggio ed in particolare a Guido e Claudio che mi hanno sostituito.
Poi penso che anche Roberto e immagino il Coss abbiano dato una mano, quindi grazie anche a loro.

Di nuovo grazie e baldaccia per il blog

Non ce l'ho fatta.
Ho usato tutto, ma proprio tutto quello che ho portato.
Tutto tranne una cosa: gli scacchi.
Non sono un giocatore, ho fatto poche partite in tutta la mia vita, l'ultima una quindicina di anni fa in un castello-ostello in Olanda quando un bambino di otto anni ha battuto prima me, poi Micio, poi Simone ed infine Mario in cinque minuti netti. La mia partita sara' durata 20-25 secondi.
Gli scacchi mi piaciono da meta' partita in poi, quando si deve ragionare e non pensare a cose pallose come l'apertura o simili.
Li avevo portati per i lunghi viaggi in bus, ma Sandro no ha voluto giocare e io di certo non ho insistito.

Bella Buenos Aires, questa volta siamo nel quartiere Palermo ed e' veramente carina.
Ieri sera sono andato ad un concerto dei Beats, la miglior band mondiale clone dei Beatles. Per l'occasione ha suonato alcune canzoni con loro anche Pete Best, il primo batterista dei ragazzi di Liverpool.
Bravi sono bravi e lo spettacolo e' davvero super con filmati, travestimenti e parlate intense, ma i migliori non sono loro.
La miglior cover band l'ho vista con il Tom e penso anche Livio al nostro secondo Roskilde Festival in Danimarca nel 98: i Bootleg Beatles.
Ricordo le lacrime agli occhi del Tom, il quale fino ai 16-18 anni era fra i tre massimi esperti mondiali dei 4 scarafaggi (oggi dopo quattro figli e la mancanza di tempo e' sceso un po' in classifica, rimanendo comunque nella top ten mondiale).
Ricordo che era estasiato e continuava a ripetere che erano identici.
Ieri ho visto il concerto in un teatro del tutto simile a quello degli Arcimboldi a Milano.
Pino, all'entrata ho fatto il tuo nome, ma mi hanno rimbalzato e ho dovuto comprare il biglietto: non conti piu niente.


In un certo senso non mi dispiace tornare: dai miei amici, dai bambini che alleno, alla mia vita.
Il meglio di un viaggio sono i ricordi e il fatto che quando è finito ce ne sarà un altro.
Peccato che da lunedi dovro' mettermi pantaloni lunghi, scarpe e soprattutto calze!!!
Ho passato due mesi senza cellulare e tv, fantastico direi. Dell'Italia comunque qualcosa mi e' mancato: 90 minuto.

Vorrei solo fare alcune considerazioni.
Quanto sarebbe bello il mondo se fosse 20, ma anche solo 10, centimetri piu largo (i sedili dei bus e degli aerei) e piu lungo (i letti!!!)

Leggendo un po' di storia argentina si scopre che Buenos Aires fino alla meta' del '900 era il centro mondiale della cultura, la culla dell'arte. Tutto erza ordinato, preciso. Dopo aver letto cio', ti fai un giro, vedi che bestie sono gli argentini, che disordinati, maleducati, rozzi, in una parola cazzoni, e ti chiedi come e' potuto succedere.
Questa volta la risposta e' facile: niente ufo, calamita' naturali o altro.
Dalla meta' del secolo scorso sono arrivati gli italiani ed hanno cambiato tutto!!!

MA che lingua parlanoi qui?
Uno crede di sapere un po' lo spagnolo, poi arriva in argentina, li sente parlare e si mette le mani nei capelli. Capire si capisce tutto ugualmente, ma che accenti.
A Mendoza un ragazzo e' arrivato a dire che lo spagnolo argentino e' l'evoluzione di quello della Spagna. Quando gli ho riso in faccia non ha apprezzato...

In sudamerica ci sono i piu grossi consumatori mondiali di bevande gassate. Non bevono altro, impressionante. Per un viaggio in bus ognuno ha la sua bottiglia, o da 2,5 litri oppure da 3,1. Vecchi e bambini inclusi, mattino, pomeriggio e sera non importa. E se la finiscono (e la finiscono sempre) ne prendono un'altra. La bellezza e' che oltre alle tradizionali, qui si inventano bevande di ogni tipo, ci saranno una ventina di coche, su tutte le Inca Cola, peruviana: e' verde!!!

Ho sentito spesso parlare di terzo, quarto mondo. Non so chi ne faccia parte e chi no.
Dico solo che non è possibile che qui, Bolivia a parte, in ogni cittadina (anche paese), ci sia il wi-fi.
Non è possibile che in ogni paese, Bolivia compresa, anche a 5000 metri ci siano almeno 2 (DUE!!!) campi da basket all’aperto.

Non è vero che non c’è piu spazio, che la terra è sovrapopolata: siamo distribuiti male. Ho visto tanto di quel posto libero da farci stare tutti i cinesi, pure larghi.

Perché in due mesi non ho incrociato italiani?
Abbiamo incontrato centinaia di ragazzi da tutto il mondo, che si sparavano mesi e mesi (almeno sei, ma anche dieci e piu) in giro per il mondo.
Quasi tutti in età universitaria.
Perché in Italia non c’è questa mentalità?
Certo, viaggiare è anche una questione economica.
Io a vent’anni oltre a dover lavorare nel negozio del babbo, non avevo una lira, un giorno su tre saltavo il pranzo all’università per arrivare ad aver qualcosa il fine settimana. I miei viaggi sono stati in Europa (Inter Rail) e al massimo di tre/quattro settimane. Mangiavamo pane con l'uvetta bevendogli dietro litri e litri di acqua per riempire lo stomaco (altro che bife de lomo...)
Però al di la dei soldi, ci manca proprio questa attitudine di prendere ed andarsene per mesi e mesi alla scoperta del mondo e di noi stessi.
Spero che per i figli dei miei amici sarà diverso, perché ne vale davvero la pena.

E' stata una vacanza bella perche' molti posti visti non erano mete "facili" e quindi non esposte al turismo di massa. Soprattutto quello delle comitive di vecchi babbioni che ti trovi sempre fra i piedi a rompere. Per intenderci quelli che io ed Elena chiamiamo Cocoon.

Un insegnamento fra i tanti che mi portero' dietro e' sull'importanza delle cose: qui (soprattutto in Peru e Bolivia) con niente sono felici.
Lasciamoli stare cosi', please, non inondiamoli con tutte le nostre cazzate.

Colgo l'occasione per salutarvi e ringraziarvi tutti.
Le vostre mail mi hanno fatto compagnia e sono sempre state molto gradite.
Nessuno mi ha chiesto di essere eliminato dalla mailing list e questo e' gia' qualcosa (il che non significa che abbiate letto le mail...)
Domani parto, da Lunedi ci si vede di persona (atterro alle 14.30 e dalle quattro e mezza saro' in palestra fino a notte)


A

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