mercoledì 18 febbraio 2009

4 - PATAGONIA (Martedi 11 Febbraio)












Ciao.

Prima un chiarimento per una frase ambigua fattami notare Sandro. In una delle scorse mail ho accennato a dei problemi con la frutta al confine Argentina-Cile, dicendo che avevo una banana e due mandarini. Ovviamente non volevo essere volgare, avevo davvero nello zaino una banana e due mandarini e a momenti mi arrestano.

Ecco un po’ di foto

http://www.flickr.com/photos/drino70/sets/72157613546947873/detail/

http://www.flickr.com/photos/drino70/sets/72157613771032903/detail/


Adesso vi dico dove sono in questo momento: nel rifugio all’interno del parco nazionale Torres del Paine, in una sala con ampie vetrate, camino acceso e lago di fronte. Fuori penso ci siano meno di 10 gradi, ma qui dentro si sta da dio.

Ma procediamo con ordine: siamo arrivati questa mattina, prima in bus e poi in catamarano (di quelli grandi, 50ina e passa di posti).
Sandro aveva una paura fottuta di stare male sul catamarano: soffre il mal di mare.
Cazzo Drino, è un lago piatto e sei su una quasi nave!
A bordo invece abbiamo incontrato una reincarnazione degli ometti della Playmobil.
Vi ricordate quelli con i capelli attaccati?
Bene, uno di loro si è trasformato (stile Pinocchio) e fa il cameriere sui catamarani di Torres del Paine. Ve lo giuro.

Sandro sostiene sia il posto piu bello del mondo, io ricordo perfettamente una sua mail del viaggio di tre anni fa, finiva così: io qui ci torno.
E infatti rieccoci (lui).
Bello vero, ma il piu verrà nei prossimi giorni.
Ovviamente qui siamo isolati dal mondo e la cosa sinceramente non ci da affatto fastidio.
C’è un piccolissimo inconveniente, ma niente di chè: il vento.
Oggi soffia a piu di 70 chilometri l’ora e per domani è previsto un incremento almeno fino a 80, per finire (in crescendo), con la previsione di 90 chilometri all’ora per dopodomani..

La cosa strana è che le nubi che avvolgono da stamattina la vetta della montagna, sono ancora lì, non se ne vanno.
Boh, sarà l’effetto serra

Nel pomeriggio abbiamo fatto solo una camminatina intorno ad uno dei laghi, mentre per domani si inizia a fare sul serio con un’escursione di una ventina di chilometri.
Prima, mentre mi cambiavo in camera, fuori di fronte alla mia finestra c’erano le tende in balia del vento: una miriade.
Non sapevo cosa pensare: un po’ li invidiavo, un po’ ero contento di starmene al pulito ed al caldo. Forse perché noi abbiamo gia dato e per molte volte. La maggior parte delle volte siamo stati dall’altra parte della finestra.

Oggi voglio parlare di una specie nota a pochi: il Drino fotografo.
Ha ben due macchine fotografiche, una normale digitale “da polso” e un’altra, sempre digitale, con un mega obiettivo 18-55 (non me ne intendo, ho chiesto).
Nella categoria umana ci sono vari casi sociali, provo ad elencarli (a memoria):
- una donna che passa davanti ad una vetrina di gioielli e rimane incollata per ore a scannerizzarne ognuno
- una donna che apre l’armadio e impiega due ore a scegliere che vestito indossare
- una donna che necessita di non meno di mezza giornata per decidere quale fra gli oltre duecento paia di scarpe si addica al vestito
Come avete visto ho parlato solo di donne.
Poi c’è il Drino, quando ha in mano una macchina fotografica.
Isterico piu di una zitella acida.
Una foto ogni 12,3 secondi.
Anzi non una, ma almeno quattro o cinque.
Di solito cerca un oggetto (albero, foglie, animali) da mettere in primo piano, e dietro come sfondo il paesaggio eccellente che c’è in questi posti.
Quaranta foto in sequenza: cercate voi la differenza fra una e l’altra…
È talmente maniaco che l’ho beccato, davanti ad una pianticella, a spostare a destra un ramoscello.
Anche il ramoscello, che cazzo gli viene in mente di crescere a sinistra?


Per il Coss: provato il Pisco Sour.
Buono, solo che qui lo fanno senza granatina e un po’ troppo dolce: avrò modo di riprovarlo.
Ora scatta appunto l’happy Pisco Sour hour e quindi mollo tutto per andare a bere.

AUGURI al mio “cuginetto” Marco (mi sembra l’11 Febbraio)



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