martedì 24 febbraio 2009

7- Numeri (Giovedi 19 Febbraio)


















Ecco altre foto
http://www.flickr.com/photos/drino70/sets/72157614220337017/detail

Dodici giorni, tre ore, ventiquattro minuti.
E’ quanto ho resistito prima di farmi una pasta.
Domenica sera, alle 20.24, dopo aver visto in diretta il derby di Milano, ce la siamo cucinata.
Ovviamente scotta, perché un secondo dopo la cottura sta’ pasta argentina si scioglie, ma pur sempre pasta.
Ne ho fatta un chilo (minimo indispensabile essendo in due), con solo soffritto di cipolla e salsa, ma faceva comunque abbastanza pensa.
Io 4 piatti me li sono mangiati comunque, Drino si è fermato a due.

Oggi parlo di numeri, perché non ci sto capendo niente.
Le bottiglie di birra grosse sono da 970 cl, quelle piccole da 376, le lattine da 350. le bottigliette di Cocacola sonodi ogni misura, prima ne ho vista una al supermercato da 570 cl.
Non capisco se ci pigliano per il culo e siamo su qualche candid camera, o è tutto reale.
E se si: perché?
Già ci sono gli inglesi che guidano a destra e gli americani che hanno i pollici, i galloni e le libbre, non mettetevi anche voi argentini!
E le gradazioni dei vini?
A El Calafate abbiamo bevuto un rosso da 13,1 gradi; oggi a Bariloche, a pranzo prima di partire, un altro rosso da 12,9.
Ma chi le fa legradazioni? Un ingegnere giapponese?

In questi giorni ci stiamo muovendo verso nord, da El Calafate andremo fino a Mendoza, passando da Santiago del Cile e Valparaiso..
All’ostello di El Calafate, scena bellissima. Avevamo prenotato una camera con due letti. Arriviamo, la signora ci saluta, Drino dice che c’è una prenotazione a nome Andrea, la signora ci guarda e dice di no. Poi fa una smorfia di tristezza e tira una madonna nella sua lingua. Poi ci guarda e si mette a ridere dicendo:
“Avevate detto Andrea e pensavo foste un uomo e una donna, vi ho tenuto una camera con letto matrimoniale”. E giu ancora a ridere, lei, le sue assistenti e tutti quelli che passavano dalla reception.

Ieri eravamo a Bariloche, bellissima. In alcune vie embrava di essere in Svizzera.
L’altro giorno abbiamo visto il ghiacciaio Perito Moreno, la cosa piu bella vista fin ora in questo viaggio.
Anche se il bife de lomo che vi ho spedito (la foto) e una cassiera cilena al supermercato di Puerto Natales, non erano da meno.

Vi sto scrivendo da Villa La Angostura. Abbiamo cercato posto in un bellissimo hostal in cui il Drino era gia stato, del tutto particolare. Le camere non hanno il numero, ma hanno il nome di citta o luoghi turistici. Tutte tranne una, a cui hanno dato il numero, ma lo hanno scritto a carattere. La stanza si chiama “EL DIES”.
Purtroppo non avevano letti e allora abbiamo trovato posto all’hostal Rio Bonito, in una via molto interessante: avenida Topa Topa.
Ci ha accolti una signora dai modi leggermente rigidi.
Forse allertata dal fatto che ci siamo presentati con in testa due cappellini da pescatore (per il sole) che potevano vagamente far pensare a noi come ad una coppia di omosessuali (maricones) in vacanza.
Fattostà che già dal primo impatto aveva qualcosa di strano, qualcosa che però non sono riuscito subito a decifrare.
Inizialmente l’ho accostata alla Frau Blucher (o com diavolo si scrive) di Frankenstein Junior (sapete che le mie citazioni sono sempre estremamente colte), ma qui non sembrava ci fosse niente da ridere.
In seguito ho pensato alla signorina Rottenmeier, ma al confronto, ls rigida governante di Heidi era un essere gentile.
Poi, quando ha trattato male il Drino, mi si è accesa la luce.
A un certo punto Sandro ha chiesto a che ora sarà la colazione di domani mattina.
“Alle otto!”
“No, vede, perché noi avremmo il bus che parte alle otto e …”
“La colazione è alle otto!”
“Si, ma se gentilmente si potesse anticipare di un quarto d’ora per…”
“La colazione inizia alle otto! Se voi siete puntuali avete tutto il tempo di farla e andare alla stazione dei bus che è a trecento metri”
A parte il fatto che io la colazione la voglio fare con calma, ma è soprattutto quello che avviene dopo la colazione che necessita del tempo dovuto. Si sa, il freddo del succo d’arancia prima, abbinato al caldo del the poi, fomentano un moto interiore che conduce direttamente sulla tazza.
Quindi domani mattina si partirà per il Cile senza la consueta visita al bagno.

Comunque, quello che mi ha fatto incazzare e mi ha aperto gli occhi, dicevo, è stata la cattiveria con cui ha trattato il Drino.
Ma dico, voi che lo conoscete, si può trattare male l’essere piu educato ed innocente sulla faccia della terra?
Allora lì ho capito chi fosse la valchiria che avevamo davanti.
Rifacendomi alle decine e decine di film di guerra (la seconda) dapprima impostimi dal mi babbo e poi visti volontariamente, ho rimembrato a chi assomigliava quel viso.
Dinnanzi a noi c’era una parente (magari la nipote o addirittura la figlia) del feldmaresciallo Rommel,
E allora, come d’incanto, tutto torna.
Non siamo in una zona che assomiglia alla Svizzera, ma alla Germania. Siamo in una provincia staccata della Baviera, dalla cui nazione i fan del terzo Reich sono scappati in massa per approdare qui in Argentina.
Sicuramente in una casa nascosta in questi boschi, una volta a settimana si ritrovano tutti quanti, con la nipote della Volpe del Deserto a condurre le riunioni segrete.

Speriamo di arrivare a domattina: loro, ai tempi, i maricones (presunti tali, sia chiaro) li facevano fuori.

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