venerdì 27 febbraio 2009

8 – Evento imperdibile (Domenica 22 Febbraio)










Nella nostra lenta risalita, ieri abbiamo fatto due viaggi in bus.
Nel primo, due sedili davanti a noi era seduto il Bill di Kill Bill, alias David Carradine.
Identico a come era nel film di Tarantino.
Dopo una breve sosta, estrae la chitarra, si sitema anche l’armonica a bocca e parte a suonare.
Prima canzone Dust in the Wind, dei Kansas mi sembra (Bina, se sbaglio non volermene).
Solo musica.
Tocca la chitarra in modo divino (de puta madre, direi) e anche con l’armonica non è affatto male.
Boato finale.
Grande emozione, con le montagne e i laghi fuori dal finestrino e dentro un’atmosfera magica.
Questo è viaggiare.
Poi inizia un repertorio, anche cantato, di musiche cilene, con pezzi di Beatles (Hey Jude) e atro.
Mezz’ora di concerto. Alla fine ha messo via lo strumento come niente fosse.
Lì mi sono messo a pensare (capita anche a me) a un viaggio Milano Bologna, se uno tira fuori la chitarra e suona, lo ribaltano e lo fanno smettere subito. O magari sui treni delle Nord. A parte che lì non avrebbe lo spazio per estrarre la chitarra.
Si, è anche vero che siamo abituati a fisarmoniche e flauti n metropolitana che rompono i maroni, ma è una cosa diversa.

Alla fine del viaggio di ieri siamo giunti a Valdivia, un bel po’ (12 ore di bus) sotto Santiago
Al terminale dei bus, ufficio del turismo,dialogo fra Sandro e la ragazza.
“Ciao, siete appena arrivati?”
“Si, hai una mappa della città?”
“Si certo. Avete già dove dormire?”
“No, però abbiamo due indirizzi, adesso andiamo a vedere2
“Ahi ahi ahi, non avete prenotato?”
“No, ma un posto da qualche parte lo troveremo”
“Cosa? Non credo proprio” e si mette quasi le mani in testa.
Nel frattempo e sue due colleghe si sono avvicinate, sembra che il dialogo stia diventando interessante.
“Ma come?” prosegue il Drino “con tutti gli hostal che ci sono…”
“Ma voi non avete capito, è tutto completo, tutto riservato da settimane”
“Ma perché? C’è per caso una festa?”
Questa è una domanda normale, tranquilla, detta da un essere candido come il Drino.
Non dovrebbe dare adito a scene di isteria collettiva.
Invece al sentire la parola “una festa” sottintendendo con quell’una, una cosa generica, tutte e tre le ragazze fanno la faccia piu incazzata che possono e si mettono letteralmente ad urlare: “Una festa? Una festa? Ma voi non sapete cosa state dicendo. Oggi c’è la NOCHE VALDIVIANA!!!!”
E si fermano lì nella descrizione, perché ovviamente basta il nome a far capire che razza di straordinario ed unico evento si sta per verificare nella landa in cui siamo appena arrivati.
Ma vi rendete conto con che persona sto’ viaggiando?
Non sa nemmeno che Sabato 21 Gennaio 2009 c’è la festa di Valdivia!
Capisco non essere a conoscenza delle usanze di borgate come Buenos Aires o Rio de Janeiro, ma cazzo, Drino, Di Valdivia, paesino sperduto nel buco del culo del Cile, quello almeno si.

Comunque alla fine abbiamo trovato da dormire e abbiamo anche assistito all’evento: una sorta di carnevale sull’acqua, con barche agghindate a festa che passavano una dopo l’altra. Alla fine fuochi d’artificio.
In mezzo al lungolago c’era un palchetto d’onore, insomma il privè.
Trattandosi di privè ovviamente ho usato la formula magica: LISTA CICCIO.
Non hanno capito!!!
Ciccio, qui non ti conoscono. I casi sono due: o fanno i furbi e allora bisogna tagliare qualche testa, oppure non sono ancora stati raggiunti dal tuo verbo.

Festa imperdibile, avrebbe detto l’avvocato Binaschi.
Ma quanta gente! A milioni direbbe Baldaccia.
Avete presente Torre del Lago? Fino alle dieci di sera il lungomare praticamente vuoto e subito dopo non si riesce nemmeno a camminare.
Uguale: solo che qui il lungofiume è molto piu lungo.
Una miriade di persone: impressionante.
(chi conosce Torre del Lago ha sicuramente afferrato, per gli altri, fidatevi)

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